Questo vascello, che aveva attraversato il mondo come simbolo di eccellenza, è ora relegato al fondo del mare, vittima di quella stessa natura che per anni aveva cavalcato con grazia. Nel frattempo, le squadre di soccorso continuano a setacciare le acque in cerca dei dispersi.
Un tempo icona di lusso e ingegneria navale, il superyacht Bayesian – già noto come Salute – ha incontrato una fine tragica al largo di Palermo, affondando tra le acque tumultuose di Santa Flavia. Questo magnifico sloop di 56 metri, costruito interamente in alluminio e caratterizzato dall’albero più alto mai realizzato fino al 2008, aveva raccolto numerosi riconoscimenti, tra cui il titolo di Miglior Yacht a Vela del 2009. Ma il mare, come spesso accade, sa essere tanto splendido quanto spietato.
La Gloria del Bayesian: il video
Concepito dal genio di Ron Holland e rifinito con interni di rara eleganza dall’acclamato designer Remi Tessier, il Bayesian incarnava un equilibrio perfetto tra innovazione e raffinatezza. I suoi spazi interni, rivestiti di abete sbiancato e sicomoro, ricordavano la serenità di un giardino zen giapponese, mentre i pavimenti in teak emanavano un calore avvolgente. Costruito nei prestigiosi cantieri navali di Perini Navi a Viareggio, lo yacht aveva solcato i mari con l’eleganza di un cigno, accogliendo fino a 12 ospiti in sei suite lussuosamente arredate, oltre a un equipaggio di 10 persone.
Il Naufragio: Una tromba d’aria marina che non ha lasciato scampo
Le prime luci del giorno del 19 agosto hanno visto la furia del mare abbattersi su Bayesian, sorpreso da una violenta tromba marina mentre navigava a mezzo miglio dalla costa, nei pressi di Porticello. Le onde e il vento, insidiosi e impetuosi, hanno reso vano ogni tentativo di resistenza: il superyacht si è inabissato, trascinando con sé 22 persone, tutte straniere.
Dei 22 passeggeri, 15 sono stati tratti in salvo, tra cui un neonato di pochi mesi, recuperato da una barca vicina che fortuitamente si trovava nei paraggi. Purtroppo, sei persone risultano ancora disperse, mentre il corpo senza vita di uno dei passeggeri è stato rinvenuto accanto al relitto. Le ricerche continuano senza sosta, con sommozzatori giunti da Sassari e Napoli, alla disperata ricerca di chi potrebbe essere rimasto intrappolato all’interno dello scafo, ora adagiato a 50 metri di profondità.