Matteo Manassero torna finalmente a farsi notare sulla scena mondiale, mettendo fine a una pausa durata quasi dieci anni. Dal lontano 2014 mancava dalla Top 100, ma oggi, grazie a un brillante quarto posto al prestigioso BMW PGA Championship in Inghilterra, è rientrato prepotentemente all’86° posto del ranking globale. Per chi ha seguito la sua carriera dagli albori, questo non è un semplice avanzamento in classifica: rappresenta il ritorno di una delle promesse più luminose del golf italiano. Manassero è stato il più giovane a entrare nella Top 40 a soli 17 anni, e nella Top 30 appena un anno dopo, a 18.
Ma non si è fermato qui. Oltre al suo rientro tra i grandi, Manassero è attualmente quinto nella Race to Dubai e tra i primi nell’European Team Rankings per la Ryder Cup. Due posizioni che lo avvicinano al sogno di ottenere la carta per il PGA Tour 2025, traguardo alla portata di pochissimi golfisti. Il 2023 non ha rappresentato solo un rilancio, ma una conferma del suo rinnovato talento: con sette piazzamenti nella Top 10 e una splendida vittoria al Jonsson Workwear Open in Sudafrica, Manassero ha dimostrato di essere più forte, maturo e determinato.
La sua carriera, però, non è stata tutta in discesa. Dopo gli straordinari successi iniziali, il giovane prodigio italiano è scivolato ai margini del grande golf per anni. Il suo cammino di rinascita è iniziato nel 2020, quando ha vinto un torneo sull’Alps Tour in Toscana, dopo sette anni di difficoltà. Da quel momento, Manassero non si è più fermato: due vittorie sul Challenge Tour nel 2023 lo hanno riportato sul DP World Tour, siglando il suo definitivo ritorno tra i grandi del golf internazionale.