Stamattina, a Roma, si è spento all’età di 85 anni Franco Chimenti, storico presidente della Federazione Italiana Golf e figura centrale nello sviluppo di questo sport nel Paese. Chimenti, è stato il motore dietro l’arrivo della prestigiosa Ryder Cup nella Capitale, un traguardo che ha segnato il suo lungo impegno nella promozione del golf italiano.
Lo scorso 16 settembre era stato rieletto per la settima volta alla guida della Federgolf, ottenendo oltre il 70% dei consensi e superando il rivale Ivan Rota. Nonostante la salute vacillante, la sua passione e determinazione sono rimaste intatte fino alla fine.
“Per me, la Ryder Cup era una missione”, amava ripetere. “Roma è la Città Eterna, il suo fascino è inarrivabile.” Con queste parole, Chimenti svelava l’intima connessione tra il suo sogno e la città che tanto amava. Portare un evento di tale portata a Roma non è stato solo un obiettivo sportivo, ma un autentico atto d’amore verso l’Italia e le sue potenzialità.
“Non era solo un dirigente sportivo,” ha dichiarato un suo stretto collaboratore, “era un visionario capace di sognare in grande e di rendere quei sogni realtà.” La sua visione non si limitava infatti all’oggi, ma si proiettava al futuro, lasciando una traccia indelebile nella storia del golf italiano.
La sua scomparsa rappresenta una perdita dolorosa per l’intero movimento sportivo, ma l’eredità che lascia dietro di sé è un faro per le generazioni future, un invito a credere nelle proprie ambizioni e a non arrendersi mai davanti alle difficoltà.