La tensione sale ancora una volta nella corsa alla Casa Bianca, con un secondo tentativo di assassinio ai danni del candidato repubblicano Donald Trump. Questa volta, un uomo armato è stato intercettato dal Secret Service mentre cercava di colpire Trump durante una partita di golf al suo club di West Palm Beach, in Florida. Il sospetto, identificato come Ryan Ruth, 58 anni, è stato bloccato e disarmato, con l’agenzia che ha dovuto aprire il fuoco per neutralizzare la minaccia.
L’aggressore, appostato dietro una recinzione, ha puntato un fucile d’assalto verso il tycoon mentre questi si trovava in campo. Gli agenti di sicurezza hanno reagito rapidamente, e Ruth, che non ha opposto resistenza al momento dell’arresto, è stato trovato in possesso di un Ak-47 dotato di binocolo, insieme a due zaini pieni di munizioni e una telecamera GoPro, nascosti tra le siepi.
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— Donald Trump Jr. (@DonaldJTrumpJr) September 16, 2024
Il tentato omicidio segue di appena due mesi un altro attacco contro Trump, avvenuto durante un comizio in Pennsylvania lo scorso 13 luglio. In quell’occasione, l’ex presidente era rimasto ferito da un giovane di 20 anni, Thomas Matthew Crooks, che aveva aperto il fuoco con un AR-15, l’arma prediletta per le stragi di massa negli Stati Uniti. Crooks era stato ucciso dagli agenti di sicurezza dopo aver ferito Trump all’orecchio e tolto la vita a uno spettatore.
Tornando agli eventi di West Palm Beach, colpi di arma da fuoco hanno risuonato vicino al Trump International Golf Club, scatenando l’immediata reazione della scorta. Trump, portato rapidamente al sicuro, ha successivamente rassicurato i suoi sostenitori dichiarando: “Sono al sicuro e sto bene. Nulla mi fermerà”.
Le autorità, tra cui l’FBI e il Secret Service, stanno indagando su quanto accaduto. Secondo le prime ricostruzioni, gli agenti hanno aperto il fuoco contro l’uomo armato che si aggirava nei pressi del club, facendolo fuggire a bordo di un SUV, prima di essere fermato dalla polizia locale.
Le prime informazioni emerse dipingono il sospetto come un individuo isolato, sebbene non manchino speculazioni su un possibile legame con entità straniere. Funzionari dell’intelligence americana avevano infatti avvertito recentemente la campagna di Trump di una possibile intensificazione degli attacchi da parte dell’Iran contro l’ex presidente e i suoi collaboratori.
Questo ennesimo episodio di violenza non fa che esacerbare il clima già teso intorno alla figura di Trump, il quale, nonostante tutto, si dichiara ancora più determinato a proseguire la sua corsa verso la Casa Bianca. La sua residenza a Mar-a-Lago è ora sorvegliata con misure di sicurezza rafforzate, mentre il mondo politico americano reagisce con preoccupazione all’escalation di minacce contro uno dei candidati presidenziali più polarizzanti della storia recente.