L’impero finanziario di Donald Trump, un tempo concentrato sul settore immobiliare di New York, ha trovato nuova linfa nei resort e nei campi da golf della Florida. Mentre l’ex presidente affronta crescenti sfide legali e un mercato immobiliare instabile, i suoi investimenti in Florida sono diventati fondamentali per mantenere in piedi le sue attività.
Secondo le previsioni, le proprietà di Trump in Florida genereranno circa 80 milioni di dollari di flusso di cassa al netto delle spese operative nel 2024, sottolineando l’importanza strategica di questi asset. Il Mar-a-Lago Club di Palm Beach, in particolare, si prevede produrrà un flusso di cassa stimato di 24 milioni di dollari quest’anno, consolidando il suo ruolo non solo come esclusiva destinazione turistica ma anche come centro politico e sociale di rilievo.
Oltre a Mar-a-Lago, il Trump National Doral, situato nei pressi di Miami, dovrebbe contribuire con circa 10,5 milioni di dollari, mentre i club più piccoli di Jupiter e West Palm Beach apporteranno rispettivamente 8,4 milioni e 10,4 milioni di dollari. Complessivamente, queste strutture in Florida rappresentano la spina dorsale delle entrate di Trump, con una previsione di oltre 600 milioni di dollari di ricavi annuali. In un momento di grande incertezza, la Florida si rivela centrale nella strategia finanziaria di Trump, permettendogli di mantenere la redditività del suo impero nonostante le difficoltà crescenti.